Tastiere e pianoforti: gli strumenti a tastiera, e in particolare il pianoforte, sono considerati da molti gli strumenti musicali per antonomasia: l’importante storia musicale che vantano e il ruolo di primo piano che hanno spesso sulla scena concertistica li hanno infatti impressi nell’immaginario collettivo come gli strumenti musicali per eccellenza. Gli strumenti a tastiera più diffusi ai giorni nostri restano ancora i pianoforti, sia acustici che digitali, seguiti da tastiere più leggere e portatili prive di pesatura dei tasti. Alla categoria degli strumenti a tastiera appartengono anche gli organi e le fisarmoniche, oltre a dispositivi dotati di keyboard come sintetizzatori e controller.
Ottoni: gli ottoni sono degli strumenti musicali appartenenti alla grande famiglia degli aerofoni, strumenti che producono il suono tramite la vibrazione dell’aria. Gli ottoni più noti sono senza dubbio le trombe, i tromboni, i corni e la tuba, strumenti musicali che possiedono un ruolo imprescindibile all’interno delle orchestre sinfoniche e che occupano un posto di primo piano nella storia della musica classica e moderna. Alcuni ottoni, come la tromba, hanno conquistato anche altri generi musicali - per esempio il jazz - divenendo strumenti musicali estremamente trasversali.
Legni: i legni sono l’altra grande categoria di strumenti musicali appartenenti agli aerofoni, distinguendosi dagli ottoni per la diversa imboccatura (negli ottoni è a bocchino, mentre nei legni è ad ancia). A questa categoria appartengono strumenti antichissimi come i flauti – è infatti un flauto lo strumento musicale più antico rinvenuto sino ad oggi – e altri strumenti musicali famosissimi come clarinetti, oboi, fagotti e sassofoni. Anche i legni possono vantare una storia lunga e ricca nel panorama della musica occidentale e orientale, con strumenti che sono diventati addirittura l’emblema di un genere musicale, come il sassofono per il jazz.
Archi: gli archi sono strumenti musicali che producono il suono tramite lo sfregamento di una serie di corde, tese sul corpo dello strumento stesso. Gli strumenti ad arco sono talmente famosi da portare alcuni di essi, come il violino, ad essere spesso usati come simboli della musica classica stessa. In effetti gli archi sono sempre presenti in tutti i concerti in cui interviene un’orchestra classica, di cui rappresentano il nucleo non riducibile. Molto diffusi anche in concerti da camera ed esibizioni solistiche, gli archi possono vantare alcuni dei pezzi più belli e famosi che siano mai stati scritti nella storia della musica classica, rendendoli strumenti il cui studio è ancora oggi estremamente apprezzato.
Batterie: la batteria è uno strumento che si compone di diversi elementi, accomunati dal funzionamento a percussione; di base, gli strumenti che formano una batteria sono tamburi e piatti, che a loro volta si distinguono poi in differenti varianti, come la cassa, il rullante, i tom, i piatti ride e charleston, e molti altri. Potenzialmente, la complessità di una batteria non ha limiti, includendo tanti strumenti quanti un batterista è in grado di suonarne con i quattro arti. Negli ultimi anni, accanto alle batterie acustiche tradizionali si sono diffusi dei modelli elettronici, generalmente meno ingombranti e dotati di funzionalità ed effetti non disponibili sulle batterie acustiche.
Percussioni: in base alla loro destinazione le percussioni si distinguono in percussioni orchestrali e percussioni per banda. Le percussioni orchestrali vantano una storia lunga e nobile e sono strumenti musicali indispensabili nelle grandi formazioni sinfoniche: molti celebri pezzi di musica classica non potrebbero fare a meno degli innumerevoli effetti che le percussioni sono in grado di creare.
Sebbene apparentemente più umili, anche le percussioni per banda possiedono una storia lunghissima, con radici antichissime che affondano nella musica popolare di molti popoli del mondo. Oggi questi strumenti musicali si sono sviluppati soprattutto per formazioni itineranti, con forme e accessori disegnati per ottimizzarne la portabilità.
Chitarre e Bassi: la famiglia delle chitarre e dei bassi comprende strumenti musicali accomunati dalla modalità di produzione del suono, che si ottiene pizzicando delle corde tese su un corpo di sostegno. Le principali distinzioni all’interno di questa famiglia si hanno tra chitarra e basso, e tra strumenti acustici ed elettrici. Le chitarre sono strumenti più piccoli e leggeri dei bassi, sono generalmente dotate di un numero maggiore di corde - solitamente sei - e accordate per produrre un suono più acuto; la differenza tra strumenti acustici ed elettrici si situa invece nella modalità di produzione del suono: se nei primi è sufficiente mettere la corda in vibrazione, nei secondi la vibrazione stessa viene trasformata in un impulso elettrico che viene trasmesso a degli amplificatori.
Strumenti etnici: in questa categoria sono solitamente classificati quegli strumenti musicali che non hanno partecipato a nessuna fase della storia della musica occidentale, dalle sue origini sino ai suoi sviluppi popolari ed elettronici del Novecento. Gli strumenti etnici possono potenzialmente includere un numero vastissimo di diversi strumenti musicali, provenienti da aree del mondo anche lontanissime tra loro. I più popolari in occidente, tuttavia, includono quasi sempre strumenti a percussione africani o asiatici.